I temi e i personaggi che hanno
reso celebre Joseph Conrad (1857-1924), il senso della colpa e
l'anelito all'espiazione, la solitudine dell'uomo dinanzi alla sfida
dell'esistere, il valore, l'esilio, l'incombere
del Doppelgänger, la
critica al progresso disumanizzante, trovarono
in Mario Benzing un
interprete fedele, in una singolare similitudine
di destini: anch'egli, come il grande romanziere polacco,
scriveva in una lingua diversa da quella materna.
Pioniere della
fortuna di Conrad, Mario Benzing firmò
nel 1929 la prima
traduzione italiana di "The Shadow-line"
Themes and characters which
made Joseph Conrad (1857-1924) famous, like sense of guilt and longing for
expiation, man's solitude before the challenge of living, honour and defeat,
the criticism against the inhumanity of progress found in Mario Benzing a
sincere and passionate spokesman, in a peculiar similitude of destiny: he too,
as the great novelist of Polish origins, he had to write in a different
language from his own. Pioneer of Conrad's popularization, Mario Benzing
published in 1929 the first Italian translation of "The Shadow-Line"
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The Conrad Society UK, which organizes
the most important annual Conference, offers a list of Conrad publications, news about conferences and prizes,
resources for scholars and students, a descriptive Location Register of Conrad's literary manuscripts
(by professor G. Moore) and a rich list of links. It publishes also the journal "The Conradian" and it awards prizes
and study grants.
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The Joseph Conrad Study center in Opole (Poland), is a part of the English Philology Department of the Opole University.
It is the "voice" of the Conrad's Polish origins, with some "news" from his birthplace Berdichev: it presents also a biographical
sketch by Zdzisław Najder, a chronology of Conrad's life arranged by Marcin Piechota, a photo-gallery and a bibliography in English
and in Polish.
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The Joseph Conrad Society of America. This elegant website gives many informations about awards, upcoming conferences
and recent books. The Society publishes the bi-annual journal "Joseph Conrad Today".
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The Center for Conrad Studies of the Kent State's Institute for Bibliography & Editing. The Center supports
the Cambridge Edition of the Works of Joseph Conrad (a complete thirty-volume critical edition). It presents here
a chronology of Conrad, dustcovers, first editions and a portrait gallery.
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Cuor di tenebre,
in L'agente segreto, Sesto San Giovanni, 1930,
1932, 1934
Titolo originale:
Heart of Darkness, 1899
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
L'Incipit: La Nellie, una iole d'alto mare, girò sull'àncora senza un palpito di vela, e si fermò. La marea montava e il vento era quasi caduto; cosicché, dovendo scendere il fiume, non le restava altro da fare che attendere il riflusso. La foce del Tamigi si estendeva dinanzi a noi come il principio di una sterminata via acquea. In fondo, il cielo e il mare s'univano senza una giuntura; e nello spazio luminoso, le conciate vele delle barche da pesca sembravano immobilizzate in rosse scoglieredi tela, frastagliate in punte aguzze. (...) |
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Gioventù,
in La follia d'Almayer, Milano, 1930.
Titolo originale:
Youth, 1898
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Candelo (Biella), Biblioteca civica Livio Pozzo
- Cesenatico (Forlì Cesena), Biblioteca Casa Moretti
- Cremona, Biblioteca statale
- Faenza, Biblioteca comunale Manfrediana
- Firenze, Biblioteca nazionale centrale
- Lecco, Biblioteca comunale Uberto Pozzoli
- Livorno, Biblioteca del Liceo scientifico Enriquez
- Massa Lombarda (Ravenna), Biblioteca comunale Carlo Venturini
- Mesagne (Brindisi), Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Tivoli (Roma), Biblioteca comunale
L'Incipit:
Questo poteva succedere soltanto in Inghilterra, dove uomini e mare
s'interpenetrano, per modo di dire: il mare, nella vita della gran
maggioranza degli uomini, e gli uomini, in qualcosa od ogni cosa
riguardante il mare, sia divertendosi, sia viaggiando, sia faticando
per guadagnarsi il pane. Eravamo seduti attorno a una tavola di
mogano che rifletteva bottiglie, bicchieri e facce puntellate da
gomiti. C'erano un direttore di compagnia di navigazione, un
contabile, un notaio ed io (...)
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L'agente
segreto,
Sesto San Giovanni, 1930,
1932, 1934.
Titolo originale:
The Secret Agent, 1907
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
L'Incipit:
Quel mattino, uscendo, Verloc affidò la bottega
alle cure del cognato. Lo poteva ben fare, giacché gli affari,
sempre scarsi, erano di giorno addirittura nulli. Verloc, poi, poco
o punto si preoccupava dei suoi affari ostensibili, e, d'altra
parte, c'era sempre sua moglie che pensava ad aver cura del
fratello. La bottega era piccola, e così pure la casa, una di quelle
catapecchie di mattoni tanto numerose a Londra, prima dell'età della
ricostruzione. La bottega era precisamente uno sgabuzzino quadro,
con una vetrina a piccoli vetri. Di giorno, la porta restava chiusa;
di sera, era socchiusa in modo discreto e anche sospetto. (...) |
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L'aquila ferita,
Milano, 1929, 1934, 1935.
Titolo originale:
Suspense, 1925
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Ariano Irpino (Avellino) – Biblioteca comunale Pasquale Stanislao Mancini
- Cagliari – Biblioteca universitaria di Cagliari
- Cuneo – Biblioteca civica. Sezione esterna Casa Museo Galimberti
- Firenze – Biblioteca nazionale centrale
- Livorno – Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi. Sezione catalografica e magazzino librario di via Roma
- Mesagne (Brindisi) – Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Milano – Biblioteca nazionale Braidense
- Padova – Biblioteca S. Antonio Dottore
- Pescara – Biblioteca provinciale Gabriele D'Annunzio
- Torino – Biblioteca del Centro studi Piero Gobetti
L'Incipit:
Una luce intensamente rossa avvampava le facciate dei palazzi di marmo, ammonticchiati sul fianco di un brullo colle,
la cui nuda cresta tracciava in alto, sul cielo che s'oscurava, un profilo luminoso, spettrale, Il sole invernale tranontava
sul Golfo di Genova. Dietro la costa massiccia, il cielo di levante somigliava a un vetro che si appanna. Anche l'aperto
mare aveva riflessi vitrei, purpurei, la cui luce del tramonto permaneva come avvinghiata all'acqua. (...) |
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La figlia del galeotto,
Sesto San Giovanni, Barion, 1934.
Titolo originale:
Chance, 1913
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Mesagne (Brindisi) - Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Firenze - Biblioteca nazionale centrale
- Milano - Biblioteca nazionale Braidense
- Ravenna - Biblioteca comunale Classense
L'Incipit:
Credo che ci abbia visti, dalla finestra, venire da quella smilza e sovraccarica iola di quattordici tonnellate,
che apparteneva a Marlow, mio ospite e capitano. Avevamo aiutato il mozzo, che ci aveva traghettati, a tirare a secco
il battello, prima di andar su, alla trattoria dell'argine, dove la nostra nuova conoscenza stava facendo colazione
in dignitosa solitudine, in capo a una lunga tavola, bianca e inospitale come un banco di neve. (...)
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La
follia d'Almayer,
Sesto San Giovanni, Barion, 1930.
Titolo originale:
Almayer's Folly, 1895
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Candelo (Biella) - Biblioteca civica Livio Pozzo
- Cesenatico (Forlì/Cesena) - Biblioteca Casa Moretti
- Cremona - Biblioteca statale
- Faenza (Ravenna) - Biblioteca comunale Manfrediana
- Firenze - Biblioteca nazionale centrale
- Lecco - Biblioteca comunale Uberto Pozzoli
- Livorno - Biblioteca del Liceo scientifico Enriquez
- Massa Lombarda (Ravenna) - Biblioteca comunale Carlo Venturini
- Mesagne (Brindisi) - Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Tivoli (Roma) - Biblioteca comunale
L'Incipit:
- Kaspar! Makan! - La ben nota voce stridula richiamò Almayer dai suoi splendidi sogni d'avvenire alla sgradevole
realtà dell'ora presente. Voce altrettanto sgradevole. L'aveva udita per molti anni, e ogni anno gli era piaciuta meno.
Pazienza, anche ciò sarebbe presto finito. Rimosse i piedi irrequieto, ma non badò oltre al richiamo. Puntando i gomiti
sulla balaustra della veranda, continuò a guardar fisso il gran fiume che scorreva - indifferente e frettoloso -
dinanzi ai suoi occhi. Gli piaceva guardare quel fiume all'ora del tramonto, forse perché allora i raggi stendevano
un fulgor d'oro sulle acque, e la sua mente s'occupava spesso d'oro. (...)
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La linea d'ombra
Milano, 1929. Prima traduzione italiana
Titolo originale:
The Shadow Line, 1926.
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Firenze - Biblioteca Nazionale Centrale
- Milano - Biblioteca Nazionale Braidense
- Padova - Biblioteca del Dipartimento di filosofia dell'Universita' degli studi di Padova
L'Incipit:
Solo i giovani hanno di questi momenti. Non i molto giovani. No. Propriamente parlando, i molto giovani non hanno momento
alcuno. E' privilegio della primissima giovinezza vivere la propria vita in anticipo, nella magnifica continuità della
speranza, che non conosce né pause né introspezione. Si chiude dietro di sè il cancelletto della prima infanzia,
e - si entra nel giardino incantato. Ivi anche le ombre rifulgono di promesse. Ogni svolta del sentiero ha una sua propria
seduzione. Si sa benissimo che per questa stessa via è passata tutta l'umanità. Ma si spera di trovare nell'esperienza
universale sensazioni insolite e personali- una briciola di se stessi; ed è ciò che affascina. (...)
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Lord Jim, Milano, Bietti, 1929, 1934.
Titolo originale:
Lord Jim, 1917.
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Faenza (Ravenna) - Biblioteca comunale Manfrediana
- Ferrara - Biblioteca comunale Ariostea
- Firenze - Biblioteca nazionale centrale
- Milano - Biblioteca nazionale Braidense
- Pavullo nel Frignano (Modena) - Biblioteca comunale
- Ravenna - Biblioteca comunale Classense
- Rimini - Biblioteca civica Gambalunga
- Torino - Biblioteca civica centrale
- Torino - Biblioteca dell'Accademia delle scienze
L'Incipit:
Era d'uno o due pollici sotto i sei piedi d'altezza, di struttura poderosa, e veniva incontro diritto,
colle spalle un po' inclinate, la testa in avanti e uno sguardo fisso da sotto in su, che vi faceva pensare a un torello
che va alla carica. La sua voce era bassa, e i suoi modi avevano una certa fierezza altera, che però non era affatto
aggressiva. Sembrava che egli la stimasse necessaria tanto per sé quanto per gli altri. Era sempre d'una nitidezza perfetta,
vestito di bianco immacolato dalla testa ai piedi, e, nei porti orientali dove lavorava come "agente marittimo presso
i fornitori di bastimenti", era molto popolare. (...)
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L'ultimo sorso, in La follia d'Almayer, Sesto San
Giovanni, 1930.
Titolo originale:
The End of the Tether, 1915
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Candelo (Biella) - Biblioteca civica Livio Pozzo
- Cesenatico (Forlì/Cesena) - Biblioteca Casa Moretti
- Cremona - Biblioteca statale
- Faenza (Ravenna) - Biblioteca comunale Manfrediana
- Firenze - Biblioteca nazionale centrale
- Lecco - Biblioteca comunale Uberto Pozzoli
- Livorno - Biblioteca del Liceo scientifico Enriquez
- Massa Lombarda (Ravenna) - Biblioteca comunale Carlo Venturini
- Mesagne (Brindisi) - Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Tivoli (Roma) - Biblioteca comunale
L'Incipit:
Dopo che la Sòfala ebbe deviato la sua rotta verso terra, la bassa costa paludosa conservò ancora a lungo il suo aspetto
di sudicia macchia sull'orlo d'una cinta sfavillante. I raggi del sole, cadendo violentemente sul mare calmo, sembravano
sfracellarsi su una superficie adamantina in polvere sfavillante, in un'abbagliante bruma che, con la sua instabile
luminosità, accecava gli occhi e stremava il cervello. (...)
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Nostromo, Sesto San Giovanni, Barion, 1931.
Titolo originale:
Nostromo, 1904
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Nelle Biblioteche / In the Libraries
- Casale Monferrato (Alessandria) - Biblioteca della Scuola media statale Leardi
- Catanzaro - Biblioteca comunale Filippo De Nobili
- Cesenatico (Forlì Cesena) - Biblioteca Casa Moretti
- Cremona - Biblioteca statale
- Faenza (Ravenna) - Biblioteca comunale Manfrediana
- Genova - Biblioteca Universitaria
- Massa Lombarda (Ravenna) - Biblioteca comunale Carlo Venturini
- Mesagne (Brindisi) - Biblioteca comunale Ugo Granafei di Serranova
- Oristano - Biblioteca comunale
- Pescara - Biblioteca provinciale Gabriele D'Annunzio
- Ravenna - Biblioteca Celso Omicini
- Roma - Biblioteca statale Antonio Baldini
L'Incipit:
Ai tempi della dominazione spagnola, e anche molti anni dopo, la città di Sulaco
- i suoi lussureggianti aranceti ne
attestano l'antichità - non era, commercialmente, che un porticino qualunque, con una buona produzione di pelli e d'indaco.
I tozzi galeoni d'alto mare dei conquistadores, che avevano bisogno d'un vento molto sostenuto per compiere la più piccola
evoluzione, e sarebbero rimasti in panna, sotto la lieve brezza che spinge i moderni velieri a buon andatura,
con un semplice battito di vele, avevan dovuto stare al largo di Sulaco, poiché nel suo vasto golfo prevalgono le calme. (...)
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